PAOLO CAMPAGNALE

Il mio rapporto con Internet
Dall'infanzia ad oggi

Internet è stata una delle più gradi invenzioni del genere umano: una rete globale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo e permette a ciascun utente connesso di avere accesso ad una mole mastodontica di informazioni. Le sue potenzialità sono infinite!

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La rete
Fonte: PublicDomainPictures.net
Autore: Gerd Altmann

Tuttavia, uno strumento così potente nelle mani di un bambino di 6 anni non può che essere sfruttato in un modo: i videogiochi. Era il 2006, io frequentavo la prima elementare e i miei genitori, che spesso lavoravano fino a tardi, mi lasciavano trascorrere i pomeriggi assieme a mia nonna. Per mia sfortuna, all’epoca anche nonna lavorava, sebbene con ritmi ed orari molto più flessibili di quelli dei miei genitori, per cui restavo in ufficio con lei a studiare. I compiti non erano tanti da impegnarmi tutto il pomeriggio, cosicché io riuscivo comunque a finirli prima che lei chiudesse le sue pratiche e passavo il tempo, nell’attesa di tornare a casa, giocando sconsolato con la cancelleria.

Un giorno, cercando di farmi tornare il buon umore, mia nonna mi permise di giocare con il suo nuovo computer, appena installato nell’ufficio. «Non ti preoccupare, a me non serve: qui facciamo ancora tutto con carta e penna» mi disse mentre cliccava su quella che io ancora non sapevo essere l’icona di Internet Explorer. Digitò “giochi gratis” e poi… il vuoto. Non ho altri ricordi di quel giorno ma mi divertii così tanto che da allora ogni volta che passavo il pomeriggio in ufficio con lei le chiedevo di cliccare quella strana “e” blu e di farmi giocare.

Non passò molto tempo prima che divenni completamente autonomo nell’uso di Internet. Già nel 2007, anno in cui nonna andò in pensione, io, che ancora trascorrevo i pomeriggi in sua compagnia a casa sua, avevo libero accesso al suo personal computer. Negli anni, poi, scoprii sempre nuovi siti e così cominciai a navigare il Web con obiettivi diversi dal cercare il videogioco gratuito più bello in circolazione.

La svolta avvenne nel 2010 quando per la prima Comunione mi regalarono il mio primo PC assemblato, che non avrei dovuto condividere con nessuno. In una settimana passai dal semplice fare ricerche su Wikipedia e ascoltare musica su YouTube a sperimentare tutto ciò che la rete poteva offrire ad un preadolescente amante delle serie tv, della musica e dei videogiochi. Tentai persino di programmare un mio gioco, salvo poi abbandonare il progetto per mancanza di conoscenza approfondite di game designing.

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Un moderno PC da gaming
Fonte: PublicDomainPictures.net
Autore: Salvador Ramírez

Dopo, durante l’adolescenza, fu la volta del mio primo smartphone, grazie al quale ho abbracciato la cultura dell’iperconnessione (o forse dovrei dire “per colpa dei quali”: ai posteri l’ardua sentenza).

L’avvento di Internet ha dato il via ad una vera e propria “rivoluzione digitale”: le vite di miliardi di persone sono cambiate completamente e tutt’ora la rete ne influenza le abitudini. Ad oggi non sappiamo ancora se questo fenomeno mondiale avrà anche effetti negativi sulla società del domani ma una cosa è certa: dobbiamo continuare a vedere Internet come un’opportunità, non demonizzarlo perché ci costringe ad uscire dalla nostra comfort zone e a conoscere meglio il mondo.


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“La tecnologia non è né buona né cattiva; non è neanche neutrale.”

Melvin Kranzberg
Technology and History: "Kranzberg's Laws", in Technology and Culture, vol. 27, n. 3, luglio 1986, pp. 544–560, DOI:10.2307/3105385

Se vuoi approfontire il tema "Internet e società" ti consiglio di visitare il sito del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica).


Fonte dell'immagine di copertina: PublicDomainPictures.net
Autore: kai Stachowiak